I sistemi di riconoscimento consentono
di inviare comandi e di dettare testi solamente tramite voce.
Il controllo vocale del computer costituisce una delle possibiltà
tecnologiche più presentate dai mass-media: in effetti
la tecnologia ha
fatto
notevoli passi avanti e proprio in questi ultimi anni la qualità
dei prodotti è aumentata enormemente, a fronte di un crollo
dei costi dovuto soprattutto all’utilizzo di hardware standard
(le normali schede audio) e alla concorrenza nel settore, che
si è sviluppato indipendentemente dal mercato della disabilità.
I riconoscitori per un elevato numero di vocaboli
sono normalmente “speaker dependent”:
richiedono una fase di addestramento iniziale del sistema, limitata
a un set minimo di termini ed adeguano costantemente la capacità
di riconoscimento. Questi software richiedono una buona dotazione
di Ram, una scheda audio certificata e un microfono non casuale
(spesso è in dotazione).
Se teoricamente è possibile sostituire così
tastiera e mouse per utilizzare il PC interamente a voce, nella
pratica occorre precisare che l’utilizzo del riconoscitore
vocale richiede una emissione vocale buona ma soprattutto costante:
la presenza di rumori ambientali o l’alterazione del timbro
vocale o una particolare enfasi possono pregiudicare il successo
nel riconoscimento.
Oggi i più diffusi ed economici software
di riconoscimento vocale sono realizzati per riconoscere il “parlato
naturale”, cioè frasi intere pronunciate
a velocità naturale. Il riconoscimento é tanto più
efficace quanto più la vocalizzazione é composta
da un insieme di parole, cioè da frasi intere. La pronuncia
di parole isolate, tipica di alcuni quadri patologici
in cui non è possibile una articolazione per frasi intere,
costituisce un grave limite al buon funzionamento di questo genere
di sistemi.
Per questo motivo, sono stati messi in commercio
anche alcuni sistemi di riconoscimento vocale realizzati
appositamente per persone con disabilità di comunicazione:
questi fanno del riconoscimento di parole singole il loro punto
di forza.
Dall’esperienza, possiamo dire che un riconoscitore vocale
come sistema di input al PC può essere valido per alcune
categorie di disabili (soprattutto lesioni midollari, miodistrofie,
…). Non bisogna dimenticare i problemi di compatibilità
ambientale: l’uso del sistema di riconoscimento vocale può
essere consigliato se si opera all’interno di un contesto
adeguato, cioè non sensibile al disturbo causato
dalla continua verbalizzazione e nello stesso tempo non rumoroso
al punto da interferire con il suono da riconoscere. In questo
senso, l’integrazione fra più soluzioni
risulta la soluzione migliore: spesso il riconoscimento vocale
viene utilizzato affiancato da un altro sistema di puntamento
e/o emulazione tastiera.