IL PERCORSO PASSO-PASSO
FASE 5: Attuazione

Le attività con l'alunno

Gli ausili tecnologici, come già detto nei capp. precedenti, sono una risorsa non solo per l’alunno con disabilità, ma anche ma anche per l’insegnante, a patto che ci sia un investimento personale e professionale nell’approfondire tutti i vantaggi e i potenziali limiti legati allo strumento. La qualità dell’attività con l’alunno è direttamente proporzionale alla qualità delle azioni svolte nelle fasi precedenti.

Non è questa la sede appropriata per un’analisi esaustiva delle implicazioni legate all’uso degli ausili tecnologici, che sono di volta in volta vissuti come “protesi od ortesi per l’apprendimento”, strumenti per l’autonomia, sussidi per l’insegnante, risorse per la socializzazione, veicoli di comunicazione, …
Di certo, l’insegnante di sostegno e l’educatore trovano nel non facile compito dell’esperienza-ausili un motivo di sfida al rinnovamento di prassi e metodologie consuete, uno stimolo a interrogarsi sul senso dell’operare, sui limiti del ruolo e sul concetto della promozione dell'autonomia e dello sviluppo del bambino con disabilità.

Il diario di bordo
Nel corso della ricerca-azione è stato sviluppato e testato uno strumento per consentire agli insegnanti una sistematica osservazione e documentazione di quanto svolto con l’alunno e l’ausilio: il DIARIO DI BORDO. Questo strumento invita gli insegnanti a organizzare il lavoro con l’alunno e l’ausilio secondo fasi e obbiettivi. Per ognuno di questi l’insegnante è invitato ad analizzare quanto accaduto nella situazione di lavoro specificando la durata dell’incontro, la modalità di svolgimento, se vi sono attività collaterali di rinforzo o propedeutiche all’uso dell’ausilio, come viene proposto l’ausilio, come e quando l’insegnante interviene, con quali strumenti e, infine, qual è la valutazione dell’incontro, da più punti di vista, secondo una logica sistemica. Un esempio di diario di bordo compilato si riferisce all’esperienza di Francesco.

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