L’individuazione del sensore avviene attraverso una valutazione
specialistica delle capacità motorie residue: fra i movimenti
volontari viene individuato quello (o quelli) che comporta il minor
sforzo possibile e il massimo rendimento nel tempo e nel controllo.
Nell’individuazione
del sensore possono influire in modo determinante gli aspetti posturali.
Per il disabile grave, infatti, occorre garantire una corretta postura
per liberare il gesto utile all’azionamento del sensore, in
modo che questo risulti efficace, ripetibile, non affaticante.
Si tratta cioè di fare in modo che tutta l’attenzione
sia concentrata sull’effetto prodotto dall’azionamento
del sensore, non sul movimento necessario per compierlo. In questa
logica può essere che un sensore nato per un certo fine sia
utilizzato con profitto per tutt’altra applicazione (ad es.
sensori da tavolo utilizzati con il capo, con il piede, ecc).
Una volta identificati i movimenti, è necessario provare
diversi sensori, sperimentando tutte le modalità di azionamento
e di posizionamento possibili, prima di decidere, ove possibile
insieme alla persona disabile, quale sia la soluzione ottimale.
Questo processo viene svolto tramite il coinvolgimento del riabilitatore
e del Centro specializzato sugli ausili .
Accessori per i sensori:
BRACCIO SNODABILE
Garantisce la possibilità di posizionare il sensore per sfruttare
in modo ottimale il movimento volontario.
CIRCUITO DI TEMPORIZZAZIONE
Viene posto fra il sensore e il dispositivo da azionare per “filtrare”
gli azionamenti indesiderati. La regolazione principale é
legata al tempo di accettazione del segnale (o “soglia”
di azionamento): ad es. in caso di tremori che possono causare urti
accidentali del sensore, si può impostare il circuito in
modo che al dispositivo da azionare arrivi un impulso solo se il
sensore è stato attivato per un tempo superiore a quello
impostato; tutti gli azionamenti più brevi (tremori) vengono
quindi ignorati in quanto considerati involontari. I circuiti in
commercio consentono anche di trasformare l’uso del sensore
dalla modalità di tipo “pulsante” in interruttore
o interruttore temporizzato.
Collegare i sensori ad altri dispositivi
Il sensore è solo un sistema di comando: esso può
essere connesso in modi diversi ai diversi dispositivi che si intendono
controllare. Ad es. la connessione con apparati a batteria avviene
tramite un cavetto apposito mentre i comunicatori normalmente prevedono
un ingresso già predisposto per i sensori; per il computer
la connessione del sensore dipende dal programma che viene utilizzato
(gli emulatori di tastiera normalmente prevedono quantomeno il collegamento
alla porta seriale tramite apposito cavo), ecc.
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