SENSORI
caratteristiche

Nel dettaglio ecco le principali caratteristiche che differenziano i vari sensori in commercio:

Tecnologia utilizzata
• Elettromeccanica: il comando viene dato azionando fisicamente il contatto
• Elettronica: un suono, l’aggrottare di un sopracciglio, la chiusura di una palpebra, la contrazione di un muscolo, ecc. vengono rilevati e trasformati in segnale di comando da un apposito circuito.
• Pneumatica: una variazione di pressione di aria (il soffio, la pressione di un cuscinetto in gomma, ecc) viene trasformata da un pressostato in un segnale on / off.

Dimensioni, forma e colore
I sensori più piccoli possono avere dimensioni poco superiori a quelle della capocchia di uno spillo, mentre i più grandi possono essere costituiti ad es. da pedane o ampie superfici sensibili. I sensori a pressione da tavolo (i più diffusi) presentano una superficie di azionamento circolare, ellittica o rettangolare che va da 3 cm di diametro a 15 cm. Nella produzione più recente i colori e il design hanno assunto un importanza notevole: si possono trovare in commercio sensori diversamente colorati e anche con simpatici disegni.

Modalità di azionamento
• pressione (es. sensori piatti da tavolo, pedaliere, …), trazione,
• sfioramento (non è richesta alcuna forza per azionarli),
• deformazione / urto (es. sensori ad asta flessibile, …),
• soffio (o pressione su un cuscino d’aria),
• azionamento a distanza (es. sensori a fotocellula),
• potenziale mioelettrico (azionabili mediante la contrazione di un muscolo),
• emissione vocale, ….

Materiale
Tipicamente i materiali sono plastici. In alcune eccezioni si hanno superfici metalliche o in legno. Il materiale influenza la sensazione tattile legata all’azionamento: in casi particolari di uso di più sensori, può risultare utile ricoprire la superficie sensibile con materiali diversi per una differenziazione tattile o un miglior contatto.

Ancoraggio
Modalità con cui il sensore viene fissato. Ad es. un sensore da tavolo può essere poggiato su una base antiscivolo, ancorato tramite Velcro o nastro bi-adesivo, fissatto tramite viti o morsetti.

Superfice sensibile
Un dato da tenere presente è che la superficie da azionare può non coincidere con quella globale del sensore: ad es. alcuni sensori si presentano come una superficie piana da premere, ma in realtà il fatto che la superficie sia incernierata ne limita di molto la parte utile.

Forza d’azionamento
E’ una grandezza importante per garantire un azionamento “sicuro” e con il minimo sforzo: si va da sensori a sfioramento o a ridottissima forza di azionamento (pochi grammi) a sensori che prevedono una pressione superiore ai 300 gr. (es.pedaliere).

Corsa operativa
Distanza che intercorre tra la posizione di riposo e la posizione “attiva” di un sensore: alcuni sensori scattano in vicinanza della posizione di riposo, altri richiedono un movimento accentuato per l’azionamento (es. pulsanti o sensori a pressione).

Feedback
È l’informazione di ritorno associata all’azionamento del sensore: è importante per rendere automatico il movimento di azionamento. Il feedback può essere di natura tattile, cinestetica (legata alla percezione del movimento), uditivo (ad es. i sensori elettromeccanici emettono normalmente un click ben udibile, i sensori pneumentici di per sé non hanno feeback) o visivo/uditivo (es. nei sensori elettronici si può accendere un led o emettere un beep).