Da più
di venti anni le tecnologie avanzate sono potenti alleati per la promozione
dell’autonomia delle persone con disabilità nella comunicazione,
negli apprendimenti e nell’interazione con l’ambiente,
all’interno di processi di educazione/formazione, di vita quotidiana,
di lavoro, di integrazione sociale, ecc..
La ricerca-azione evidenzia con
chiarezza la complessità del percorso e il ruolo
chiave dell’istituto scolastico e degli insegnanti
che hanno collaborato con specialisti esterni. |
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I successi legati all’uso degli ausili tecnologici non mancano;
tuttavia l’esperienza su campo ci induce ad un realistico
ricollocamento delle aspettative legate al potere “risolutivo”
dell’ausilio e soprattutto ci porta a dichiarare che, per
il successo nella proposta di un ausilio, è necessario garantire
diverse condizioni, che cercheremo in seguito di sintetizzare.
Il concetto di percorso-ausilio è, culturalmente, una acquisizione
recente: quello che presentiamo nel seguito è il modello
di riferimento utilizzato nel corso della ricerca-azione, che deriva
dall’operatività dell’Ausilioteca e di altri
Centri ausili italiani.
Questo modello tiene conto delle caratteristiche di articolazione
e di durata del percorso; sebbene a prima vista possa apparire complesso,
esso tenta di prevenire le problematiche che, per esperienza, possono
ostacolare o invalidare il compimento del percorso. D'altra parte
è opinione condivisa a livello europeo che in questo campo
non sia corretta né possibile una semplificazione riduttiva.
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