IL PERCORSO PASSO-PASSO
FASE 4: la pianificazione

Il “progetto complessivo”

Il progetto ausili in realtà è già stato avviato fin dalla fase 2, ma è a questo punto del percorso che ci sono tutti gli elementi conoscitivi necessari a completarne l’elaborazione: sono (o dovrebbero essere) già chiari i bisogni e le aspettative, sono definiti gli obbiettivi, sono stati individuati gli ausili e le misure ergonomiche ed educative che ne accompagnano la proposta.

In questa fase si tratta quindi di procedere alla valutazione e alla pianificazione delle risorse necessarie per l'attuazione del progetto, analizzando in particolare:

  • l’acquisizione degli ausili: quali finanziamenti e da quali fonti;

  • le fasi di svolgimento del percorso: cosa, chi, quando, come, dove. Questo riguarda: l’implementazione dell’ausilio, le personalizzazioni, l’addestramento, lo svolgimento delle attività, le verifiche periodiche, …;

  • Una risorsa e un rischio
    Se da un lato l’ausilio può essere una risorsa da giocare anche in attività che riguardano i compagni -in senso ampio è una risorsa per l’integrazione- dall’altro lato c'è il rischio che possa diventare un fattore di separazione…
    gli aspetti logistici nella scuola, come ad es.:
    • dove sarà utilizzato l’ausilio (le implicazioni legate all’uso dell’ausilio in classe o in separata sede sono molte e vanno valutate con attenzione);
      o l’accessibilità dell’ambiente in cui sarà utilizzato l’ausilio e la compatibilità con il contesto (motivi di sicurezza ma anche di compatibilità funzionale);
    • l’adeguatezza della postazione di lavoro;
    • dove sarà riposto l’ausilio; …

  • gli aspetti organizzativi nella scuola, definendo i ruoli, spazi operativi e responsabilità del personale scolastico rispetto a:
    • la gestione e il coordinamento del caso;
    • il rapporto con gli specialisti esterni (ASL, Centro Ausili, esperti, …);
    • la manutenzione e la custodia dell’ausilio;
    • il supporto tecnologico (ci sono risorse interne alla scuola?);
    • l’addestramento, la supervisione e il supporto tecnico-metodologico (ove non svolto dal Centro Ausili o da altri specialisti esterni),
      o le attività eventuali che sarà necessario implementare (o come variare alcune delle esistenti) per permettere al meglio lo svolgimento del percorso-ausili.

Infine, un aspetto da prendere in considerazione è la determinazione di tempi di realizzazione del percorso, ipotizzando ove possibile

Garantire la continuità
E’ fondamentale che fin da prima dell’inizio del percorso la scuola abbia messo in atto le misure necessarie a garantire la massima continuità della presenza dell’insegnante di sostegno e/o dell’educatore a fianco dell’alunno con disabilità. Il turn over degli operatori, oltre al comprensibile danno al bambino, disperde il bagaglio di competenze ed esperienze accumulato; la conseguenza di questo è spesso un tragico abbandono del percorso.

steps di percorso legati al raggiungimento di obbiettivi significativi, con verifiche intermedie.
Questa operazione, seppur presente nella metodologia di sviluppo di qualunque progetto, va considerata con elasticità. Infatti parlando di ausili occorre la consapevolezza che la proposta potrà portare a risultati anche inattesi o imprevedibili e in alcuni casi potrà richiedere aggiustamenti significativi in itinere.