L’antefatto del percorso ausili
Questa
fase non appartiene a rigore al percorso ausili, ma ne è
l’antefatto, la giustificazione. Partiamo dall’idea
che il bisogno dell’ausilio si manifesti solo dopo l’inserimento
dell’alunno nella scuola, una volta che gli insegnanti ne
hanno ricavato una conoscenza non superficiale.
Docenti ed educatori, al primo contatto con il bambino disabile,
non sono privi di strumenti che possano fornire un’idea delle
sue abilità/disabilità:
- il profilo dinamico funzionale
- il piano educativo individualizzato
- i colloqui periodici con l’équipe riabilitativa
della AUSL
- …
Per quanto questi strumenti forniscano un'idea di riferimento,
è dall’osservazione sistematica da parte dell'insegnante
di sostegno e/o dell'educatore che può emergere un quadro
realistico delle difficoltà e delle potenzialità del
bambino nel contesto scuola.
Dopo una adeguata conoscenza dell’alunno, la scuola valuterà
come affrontare le situazioni di difficoltà mettendo in campo
risorse educative, didattiche e strumentali: oltre a queste può
emergere la necessità, o quantomeno l’ipotesi, di utilizzare
particolari ausili e tecniche.
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