La tastiera richiama alla mente la modalità
naturale d’uso, non a caso denominata “digitazione”.
Ma nel caso della disabilità motoria la parola d’ordine
è “sfruttare le possibilità esistenti”,
adeguando macchina e postazione di lavoro
per realizzare la situazione di maggiore efficienza e maggiore
accettazione. Si può così pensare di azionare
al tastiera in modo alternativo:
- con un head-stick, ovvero
un caschetto con asta; utilizzabile da chi possiede un buon
controllo del capo si avvantaggia della presenza di uno scudo;
- con il piede: si tratterà
ovviamente di una tastiera espansa o di una overaly keyboard
configurata a tasti grandi;
- con un punzone, cioè
un’asticciola sagomata tenuta nella mano, fra i denti,
o fissata ad una ortesi (es. nel caso di tetraplegici il punzone
può essere fissato allo splint di sostegno del polso).